Lo zenzero è
una nota spezia dal sapore piccante, con aroma gradevole, caldo e pungente.
Le
applicazioni culinarie e fitoterapiche dello zenzero (o ginger) sono molteplici
e variegate. Le più note e documentate riguardano da un lato il suo effetto
antinausea e dall'altro il suo impiego come aromatizzante per bibite
analcoliche, birre e liquori.
I marinai
cinesi utilizzano lo zenzero contro il mal di mare sin da tempi remoti…
Un'altra ben
nota e documentata applicazione dello zenzero riguarda il suo impiego nel
trattamento della dispepsia, cioè di quel variegato gruppo di
sintomi associato ad una digestione difficile. Nei soggetti che soffrono di bruciori di stomaco lo zenzero può risultare
controindicato per la sua capacità di stimolare la secrezione gastrica. Numerose sono anche le
evidenze circa un suo effetto colagogo, utile per stimolare la funzionalità
epatica; questa sua azione positiva sulla secrezione biliare giustificherebbe
anche il presunto effetto ipocolesterolemizzante; allo stesso tempo,
però, impone una certa cautela nell'uso dello zenzero in presenza di calcoli alla colecisti.
Nell'uso
topico esterno lo zenzero è impiegato come revulsivo e come tale è presente in
vari preparati antireumatici. Ha proprietà antinfiammatorie.
Per il suo effetto antitrombotico, gli individui trattati con anticoagulanti
orali o FANS (tipo aspirina) dovrebbero assumere lo
zenzero con cautela e sotto controllo medico.
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